Psicologia & Relazioni
17 febbraio 2040 - NON PENSAVANO CHE QUALCUNO ANDASSE AD APRIRE
Già, la paura ha bussato forte due anni fa ed ha continuato a bussare fino ad oggi, eppure qualcosa è accaduto.
Diceva Gandhi:
Prima ti ignorano, poi ti deridono, poi ti combattono. Poi vinci.
Ed è andata proprio così;
prima hanno detto che eravamo 4 gatti,
poi ci hanno dato degli ignoranti sempliciotti rozzi ed incapaci di comprendere la realtà…
poi è iniziata la repressione per combatterci.
Mai in italia dopo il ventennio fascista si era visto un accanimento ed una pressione psicologica e economica così ben congegnata, supportata dai media ed eseguita con la massima efficienza.
Mai è stata conseguita una sistematica, progressiva e incrementale compressione dei diritti a dispetto degli articoli della costituzione con buona pace di chi avrebbe dovuto controllare che non accadesse.
Erano ormai convinti di avercela fatta, questo è invece quello che si leggerà nei libri di storia:
Gli oligarchi italiani, saldamente al potere da anni erano riusciti là dove nemmeno i nazisti erano riusciti.
Le loro vittime chiedevano a gran voce di essere violentate nella loro persona fisica e nei loro diritti; chiedevano provvedimenti repressivi per il bene di tutti, o almeno, così credevano fosse.
Ma nel mese di marzo del 2022, mentre la Paura continuava a bussare incessantemente attraverso tutti i media dei quali disponeva, improvvisamente, forse per via di un rumore sordo causato dalla caduta del diritto al lavoro di padri e madri con più di cinquanta anni che, senza nessuna ragione scientifica, vennero lasciati a casa senza stipendio contravvenendo così quanto scritto nella costituzione:
Art. 1. L'Italia è una Repubblica democratica, fondata sul lavoro. La sovranità appartiene al popolo, che la esercita nelle forme e nei limiti della Costituzione.
Quell’articolo 1 sul quale si fonda la nostra “presunta repubblica democratica” cadendo il 15 di febbraio del 2022 fece così rumore da svegliare le masse che, nei giorni successivi, si rivoltarono fino a condurre gli oligarchi in pochi mesi ad una ritirata scomposta.
Furono prima alcuni coraggiosi post sui social di chi, pur di difendere i diritti, non ebbe timore di perdere tutto o addirittura la vita; poi arrivarono i primi timidi articoli contro il pensiero unico di pochissimi VERI giornalisti con la schiena dritta; poi arrivarono le prime esternazioni dei vecchi sostenitori del pensiero unico che sentirono scricchiolare la barca che stava per affondare…
Poi arrivarono i politici, non quelli che si contavano su una mano e che si batterono dall’inizio contro questa follia che sembrava invincibile; non quelli. Loro rimasero per sempre nel cuore degli italiani e furono quelli che guidarono il nuovo rinascimento italiano.
No, arrivarono quei politici che, pur essendo all’opposizione, forse motivati dai dati dei sondaggi che davano oltre il 40% di consensi per un eventuale partito che si fosse opposto in modo concreto al pensiero unico, alzarono la voce per denunciare quanto già da tempo veniva denunciato da altri ma con una maggiore visibilità.
Quella fu l’ultima crepa nella diga di omertà che fino a quel momento aveva consentito agli oligarchi di mantenere salda la narrazione ipnotica senza nessuna possibilità di contraddittorio.
Sembrava di rivivere quello che accadde il 17 febbraio del 1992:
17 febbraio 1992 – Milano: Antonio Di Pietro, magistrato del pool che successivamente fu definito “Mani pulite”, fa arrestare Mario Chiesa, presidente del Pio Albergo Trivulzio, colto in flagranza di reato, mentre si era appena intascato 7 milioni di vecchie lire da una ditta di pulizia monzese, che si comprava in quel modo un appalto
Il 17 febbraio del 2022, esattamente 30 anni dopo l’inizio della fine della prima repubblica, come in una beffarda coincidenza, iniziò la fine della “farsa repubblica” nella quale l’Italia era precipitata grazie a “Menti raffinatissime”, come le chiamava il giudice Giovanni Falcone.
E mentre sullo scenario internazionale soffiavano fortissimi venti di guerra, fortunatamente sventata all’ultimo momento, i tribunali tornarono a fare il loro lavoro ed i giudici iniziarono a emettere sentenze su sentenze che smontarono, come un castello di carta, prima tutti i provvedimenti incostituzionali degli oligarchi, poi iniziarono a individuare uno ad uno tutti i componenti del "sistema" dando il via a quella operazione di pulizia che ancora oggi ricordiamo come Norimberga 2.
Oggi sembra solo un’altra brutta pagina della storia italiana ma chi visse quel periodo facendo parte della resistenza porta cicatrici indelebili nell’anima ed ha un’ossatura caratteriale fuori dal comune.
Li chiamarono “i combattenti” ma, a differenza di tutti i loro predecessori, non si macchiarono le mani di sangue o di violenze. Usarono le parole, la ragione, l’amore e la forza dell’evidenza dei fatti esattamente come fece Gandhi.
Ancora oggi non siamo riusciti a quantificare, nonostante siano passati decenni, i danni arrecati dagli oligarchi all’umanità con la somministrazione del farmaco che avevano fatto passare per qualcosa di differente approfittando della buona fede delle Persone.
Si stima che circa 5 miliardi di Persone abbiano un sistema immunitario insufficiente a proteggerli.
Sappiamo inoltre che le cause intentate nei confronti dei colossi Big Pharma hanno portato alla loro chiusura in quanto, nonostante le enormi ricchezze accumulate in quegli anni e negli anni successivi a Norimberga 2, i fondi furono insufficienti per pagare i danni riconosciuti alle vittime dai tribunali di tutto il mondo.
Si dice che la storia insegna, chissà se questa volta la lezione sarà sufficiente per le attuali generazioni del 2040.
Da soli valiamo tanto ma insieme siamo invincibili
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Matteo MAURIZIO
Libero pensatore
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